Scopriamo nel dettaglio quali sono le forme di finanziamento a fondo perduto o agevolato previste dalla Regione Piemonte per l’anno 2021. La Regione Piemonte è particolarmente attiva in questo settore in quanto riconosce l’importanza della ricerca e dell’innovazione, nonché dell’occupazione.
Finanziamenti a fondo perduto Regione Piemonte 2021
Capitoli
Il finanziamento come già accennato è una forma di prestito di denaro. Per poter ottenere un finanziamento occorre essere in possesso di alcuni requisiti. Innanzitutto bisogna aver compiuto 18 anni e avere un reddito sufficiente per poter rimborsare le rate del prestito.
Tuttavia anche possedendo tali requisiti la banca o la finanziaria possono decidere di non concedere il prestito perché la somma richiesta è eccessiva rispetto al reddito, oppure il beneficiario è noto per i ritardi nel pagamento delle rate di altri finanziamenti.
Gli elementi costitutivi di un prestito sono il capitale finanziato; il TAN (tasso annuo nominale di interesse; il TAEG (tasso annuo effettivo globale); l’importo e le rate del rimborso; la durata del finanziamento.
Un finanziamento viene in genere concesso dopo una serie di accertamenti preliminari eseguiti dal mediatore, il quale provvede a esaminare la situazione professionale ed economica del richiedente. Se infatti quest’ultimo non ha potere monetario difficilmente potrà ottenerlo, in quanto considerato tendente all’insolvenza.
I finanziamenti solitamente vengono richiesti per acquistare beni di consumo, ristrutturare o acquistare casa o semplicemente per disporre di denaro contante. Tuttavia sono diverse le regole a proposito dei finanziamenti di tipo regionale.
Per quanto riguarda la regione Piemonte sono decisamente numerosi i finanziamenti a fondo perduto previsti per il 2021. Ma prima di elencarli cerchiamo innanzitutto di capire in cosa consistono. I finanziamenti a fondo perduto rappresentano una buona opportunità per quelle imprese che intendono crescere. Si tratta di prestiti grazie ai quali le somme erogate non impongono alcuna restituzione.
I bandi sono un’ottima occasione per le imprese per finanziare i propri progetti. Specialmente i finanziamenti a fondo perduto costituiscono una fonte di denaro importante in grado di dare opportunità interessanti specialmente alle piccole imprese.
Si tratta in genere di finanziamenti per l’autoimprenditoria giovanile o femminile, auto impiego o innovazione in alcuni settori. Sono forniti di solito da enti pubblici e quindi possono essere considerati una sorta di donazione che punta a favorire lo sviluppo di alcune imprese.
A proposito del loro funzionamento i finanziamenti a fondo perduto sono regolati da bandi a termine oppure costantemente attivi. Poiché mirano a incentivare alcuni settori o categorie spesso viene richiesta la rendicontazione delle spese. Inoltre è possibile anche che vengano disposte verifiche per controllare l’uso delle somme concesse, secondo determinati parametri.
Generalmente i finanziamenti a fondo perduto sono adatti per imprese nate da poco o quelle che intendono rinnovarsi sotto vari profili. Oltre alla domanda chi partecipa per ottenere un prestito deve allegare a essa un business plan, con il quale si indica come funziona il progetto. Il business plan è un documento programmatico con cui l’azienda partecipante attua una pianificazione delle azioni da intraprendere.
Tali forme di prestito ottenute da un ente pubblico rappresentano un’ottima opportunità per incentivare le imprese a portare avanti dei progetti innovativi, nonostante i lunghi periodi di tempo per l’approvazione. I tempi infatti per arrivare a vincere un bando infatti non sono poi così brevi. Occorre infatti superare un iter selettivo particolarmente preciso e puntuale.
Solamente dopo aver superato una serie di prove infatti viene stilata una graduatoria e viene decretato il vincitore.
Sono vari i finanziamenti a fondo perduto della regione Piemonte per supportare diverse tipologie progetti. Uno di questi riguarda la ricerca industriale e/o lo sviluppo sperimentale nei settori chimico verde/cleanteach, agroalimentare ed economia circolare. Possono partecipare a questo bando raggruppamenti e aggregazioni tra imprese, organismi di ricerca, associazioni o altri enti piemontesi, valdostani o appartenenti all’Unione Europea.
Il progetto consiste in agevolazioni sotto forma di investimenti per finanziare svariate attività: dalla ricerca industriale, all’attività di dimostrazione e di sviluppo sperimentale di importo minimo pari a 5 milioni di euro. Tale somma va a coprire le spese per il management e coordinamento, personale, attrezzature e strumenti, missioni, brevetti e costi di ricerca, forniture e materiali, spese per la disseminazione dei risultati, iscrizione ad eventi e sito web, spese generali.
Il contributo a fondo perduto per questo progetto ammonta a un massimo di 10 milioni di euro per soggetto e 5 milioni di euro per il singolo soggetto. Il responsabile del procedimento di concessione è Fabrizio Gramaglia, quello del procedimento di controllo Alessandra Treves, responsabili peraltro di tutti gli altri progetti citati successivamente. La modulistica per presentare le istanze non è ancora disponibile per motivi tecnici.
L’elenco dei finanziamenti a fondo perduto della Regione Piemonte per l’anno 2021 è davvero lungo. Un altro bando che presenta queste condizioni è il POF FESR 14/20 Asse I Azione l.1b.1.1 IR2 Industrializzazione dei risultati della ricerca. Si tratta di contributi a fondo perduto a sostegno dell’industrializzazione dei risultati di attività qualificate di ricerca e sviluppo.
I destinatari sono imprese e organismi di ricerca piemontesi la cui sede deve essere attiva sul territorio della regione Piemonte alla data di presentazione della domanda; oppure imprese non piemontesi entro il limite massimo del 15% delle spese complessive ammissibili.
Sono agevolati in particolare gli investimenti a sostegno prioritario alle fasi di pre-industrializzazione e precommercializzazione dei risultati di attività qualificate di ricerca e sviluppo. Queste attività devono essere rilevanti in termini di dimensione, il cui importo di spese ammissibili non deve essere inferiore a 3 milioni di euro. Inoltre le attività svolte dalle imprese concorrenti devono essere di impatto tecnologico, industriale, economico, innovativo.
Il contributo a fondo perduto ammonta a massimo 10 milioni di euro per ogni singolo progetto, con i limiti indicati dal Bando.
Il POR FESR 14/20 Azione III.3c.1.2 Attrazione di investimenti Linea A prevede dei finanziamenti agevolati finalizzati all’attrazione e al radicamento di investimenti in Piemonte. I destinatari del finanziamento sono imprese non presenti in Piemonte, o iscritte alla Camera di Commercio del Piemonte da meno di 6 mesi; presenti in Piemonte con una produzione ma che intendono trasferirsi sul territorio piemontese; presenti in Piemonte ma che intendono investire in prodotti mai fabbricati o desiderano cambiare il processo produttivo adottato fino a quel momento.
Sono inoltre agevolati gli investimenti in attivi materiali (acquisto immobili, opere murarie, macchinari e attrezzature e i progetti di ricerca e sviluppo). Il finanziamento è agevolato per il 100% del progetto ed è costituito da una quota della regione pari al 70% a tasso 0 e una quota bancaria del 30% a tasso convenzionato. Un ulteriore aspetto da precisare è infatti che le banche spesso partecipano a questi bandi, dando il loro contributo economico.
Altri contributi a fondo perduto della regione Piemonte
La proposta di contributi a fondo perduto da parte della Regione Piemonte è davvero ricca e completa. Vediamo ancora degli altri. Con la L.R. 19/14 art.8 si possono ottenere dei contributi per spese di consulenza in comunicazione e marketing per imprese innovative spin off della ricerca pubblica. I beneficiari sono le imprese iscritte al Registro regionale delle imprese innovative.
L’agevolazione copre il 70% della spesa complessiva ritenuta ammissibile fino a un tetto massimo di 20.000 euro. La dotazione finanziaria del “Fondo per la copertura finanziaria delle spese di consulenza per comunicazione e marketing delle attività di imprese spin off della ricerca pubblica” è quantificata in euro 500.000 oltre a eventuali economie relative al Bando. L’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi a un’impresa non può superare i 200.000 euro nell’arco di 3 esercizi finanziari.
Per quanto concerne le spese ammissibili la domanda di contributo deve prevedere un importo complessivo delle spese non inferiore a euro 20.000,00. Sono considerate ammissibili le spese per la consulenza di comunicazione e marketing delle attività; il piano marketing e di comunicazione; la consulenza per il posizionamento strategico e di mercato; l’organizzazione di eventi promozionali e la partecipazione a fiere e convegni; la pianificazione di campagne pubblicitarie.
L.R. 23/04 Cooperazione è un contributo a fondo perduto e al tempo stesso un finanziamento agevolato per favorire l’avviamento di nuove imprese cooperative e sostegno all’aumento di capitale finalizzato a programmi di investimenti I beneficiari sono le cooperative a mutualità prevalente e i loro consorzi. L’edizione di tale bando è in vigore dal 31 dicembre 2016 ed è attualmente in corso.
Con il POR FESR 14/20 Asse IV Azione IV.4b.2.1 Diagnosi energetiche e certificazioni – S. G. E. – Certificazione ISO 50001 i beneficiari sono le PMI non energivore iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio da almeno 2 anni; con sede interessata all’intervento situata in Piemonte. Le iniziative ammissibili sono la realizzazione di diagnosi energetiche; i sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001.
Questo bando attua i cosiddetti “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive, compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”. Tale obiettivo viene conseguito attraverso un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili.
Anche il contratto di insediamento Grandi Imprese usufruisce di un contributo a fondo perduto per la realizzazione o ampliamento di centri di ricerca, insediamenti produttivi o centro servizi in Piemonte. I beneficiari sono le grandi imprese a controllo estero anche in collaborazione con PMI o organismi di ricerca piemontesi.
Per il rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili vi è il POR FESR 14/20 Azione III.3c.7.1. Lo scopo è il sostegno a servizi e beni pubblici non assicurati dal sistema imprenditoriale for profit. I beneficiari sono le micro e piccole imprese profit e non profit che operano nell’ambito dell’innovazione sociale.
Nella stessa tipologia di bando del precedente rientra il POR FESR 14/20 Asse I Azione I.1b.1.2 Progetti collaborativi di ricerca e innovazione – Poli di Innovazione – Agenda Strategica di Ricerca 2021 – Linea C . L’obiettivo è quello di incrementare le attività di innovazione delle imprese. I beneficiari sono le imprese associate ai Poli di Innovazione o che intendono associarsi ai Poli di Innovazione. L’edizione del bando è in vigore dal 1 febbraio 2017.
Finalizzato alla creazione di nuovi posti di lavoro diretti e indiretti è il POR FESR 14/20 Azione III.3c.1.2 Attrazione di investimenti Linea B. Tale bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese non presenti in Piemonte o iscritte alla Camera di Commercio del Piemonte da meno di 6 mesi; presenti in Piemonte con produzione de localizzata che intendono stabilirsi nella Regione; presenti in Piemonte ma intendono investire per ottenere prodotti innovativi o per cambiare il processo produttivo; imprese che hanno ottenuto un finanziamento agevolato sulla Linea A.
Il contributo offerto è a fondo perduto per il 100% dei costi ammissibili con limite massimo di 20.000 euro per ogni nuovo occupato.
L’attrazione di investimenti mediante sostegno finanziario rappresentano una novità per la creazione di nuovi posti di lavoro. I finanziamenti di questo genere sono indirizzati alle piccole e medie imprese presenti in Piemonte o che intendono trasferire i loro processi produttivi in Piemonte.
Vengono pertanto agevolati investimenti in attivi materiali (acquisto immobili esistenti, opere murarie, impianti, attrezzature e macchinari), oppure in progetti di ricerca e sviluppo (spese generali e di personale).
Gli investimenti devono pertanto generare nell’arco di 24 mesi dalla data di concessione nuova occupazione che va inoltre mantenuta per almeno 24 mesi dalla conclusione dall’investimento. In caso contrario viene revocata l’agevolazione. Si tratta quindi di una buona occasione per favorire e incrementare l’occupazione, specialmente giovanile.
Il finanziamento è agevolato per 100% del totale progetto. Nel dettaglio il finanziamento è costituito per il 70% da una quota regionale a tasso 0 e una quota bancaria pari al 30%, a tasso convenzionato.
Nel futuro prossimo è inoltre prevista l’attivazione della Linea B che prevede un contributo a fondo perduto con il limite massimo di 20.000 euro per ciascun nuovo occupato.
Finanziamento agevolato Regione Piemonte 2021
Oltre al finanziamento a fondo perduto esiste anche il cosiddetto finanziamento agevolato. Il finanziamento agevolato consiste in una forma di prestito sulla base di specifiche convenzioni regionali o nazionali. Vengono applicati tassi di interesse decisamente inferiori rispetto a quelli di mercato, alcuni dei quali possono anche essere a tasso 0.
I finanziamenti agevolati sono molto utili per chi non disponendo di capitali propri ha la necessità di acquistare di beni strumentali necessari all’azienda. Ma qual è la differenza tra finanziamenti agevolati e i contributi a fondo perduto?
Un finanziamento agevolato viene erogato in anticipo e deve essere restituito a rate mensili. Mentre un contributo a fondo perduto funziona in maniera diametralmente opposta. Ovvero dovrà essere spesa prima la cifra che soltanto dopo verrà restituita e chiaramente non verranno pagati interessi.
Un finanziamento agevolato con contributo a fondo perduto della regione Piemonte è il FacilitoxTo. Consiste in un servizio di accompagnamento imprenditoriale per dare sostegno alle imprese nelle aree colpite da situazioni di impoverimento del tessuto socio-economico. L’obiettivo principale è quello di creare nuova occupazione sul territorio.
I beneficiari di FacilitoxTo sono aspiranti imprenditori, start up, micro e piccole imprese collocate nelle aree urbane. I responsabili del procedimento di concessione e di quello di controllo sono gli stessi del bando antecedente.
I soggetti destinatari sono aspiranti imprenditori, micro e piccole imprese esistenti o nuove. Per poter usufruire del finanziamento a fondo perduto i soggetti devono costituirsi o essere già micro o piccole imprese sotto forma di ditte individuali o società di persone o capitali o cooperative di produzione e lavoro, o cooperative sociali di tipo A e B.
Si definisce piccola impresa quella che ha meno di 50 occupati, fatturato annuo non superiore ai 10 milioni di euro. Mentre la micro impresa ha meno di 10 occupati e un fatturato annuo non superiore ai 2 milioni di euro. Per occupati si intendono i dipendenti dell’impresa a tempo determinato o indeterminato iscritti nel Libro Unico Lavoro. L’impresa deve pertanto impegnarsi a svolgere in maniera continuativa, per almeno 3 anni l’attività imprenditoriale oggetto della richiesta del progetto presso un’unità operativa con sede a Torino.
Il finanziamento FacilitoxTo supporta lo sviluppo di progetti imprenditoriali che abbiano le seguenti caratteristiche: elementi innovativi per il prodotto o i processi attivati; benefici sociali, culturali o ambientali, operatività nell’ambito della sharing economy; internet of things; artigianato digitale. Per quanto riguarda le spese ammissibili sono ammesse alle agevolazioni, al netto dell’IVA, le seguenti voci di spesa: studi di fattibilità; progettazione esecutiva; direzione lavori; acquisto/deposito brevetti e licenze; marchi; impianti; macchinari; arredi per l’attività di impresa; sistemi informativi integrati per l’automazione; impianti automatizzati o robotizzati, acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa; siti internet, applicazioni digitali; servizi di assistenza connessi; assistenza legale/ fiscale/commerciale; supporto alla commercializzazione/internazionalizzazione; servizi di ricerca e/o sviluppo; di marketing e comunicazione.
L’elenco delle attività finanziate è davvero lungo e non si esaurisce qui. Tuttavia vi sono dei limiti all’accesso alle agevolazioni. L’importo degli aiuti concessi a un’impresa non può superare i 200.000 euro nell’arco di 3 esercizi finanziari.
Per quanto riguarda le condizioni di ammissibilità le imprese sono tenute a presentare una documentazione che attesti di non trovarsi in una situazione di difficoltà. Inoltre il soggetto richiedente deve anche dichiarare di non aver commesso violazioni gravi; di non aver subito sentenza di condanna passata in giudicato o decreto penale irrevocabile. Sono causa di esclusione reati di corruzione, frode, riciclaggio, partecipazione a un’organizzazione criminale, trovarsi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, o in stato di sospensione dell’attività commerciale.
Le banche convenzionate sono la Cassa di Risparmio di Savigliano; la Federazion e delle Banche di Credito Cooperativo (Banca Alpi Marittime; Credito cooperativo di Carrù; Banca d’Alba credito cooperativo s.c.; Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori; Banca di Credito Cooperativo di Cherasco.
Un altro finanziamento agevolato con garanzia gratuita è R.34/2008 e s.m.i Art. 42 commi 1, 4 e 5 misure a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa. L’obiettivo è quello di avviare nuove attività imprenditoriali e il lavoro autonomo. I beneficiari sono le PMI di nuova costituzione e i nuovi titolari di partita IVA.
Il finanziamento è in vigore dal 2 luglio 2017 ed è attualmente in corso. Le banche convenzionate sono le seguenti: Banco Azzoaglio; Cassa di Risparmio di Asti; Cassa di Risparmio di Savigliano; la Federazione Banche di Credito Cooperativo; Intesa Sanpaolo; UBI Spa; Unicredit Group.
Il POR FESR 14/20 Asse IV Azione IV.4b.2.1 efficienza energetica ed energia rinnovabile nelle imprese eroga un finanziamento finalizzato al miglioramento dell’efficienza energetica anche attraverso l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Le piccole e medie imprese energivore e non energivore, e le grandi imprese sono i beneficiari.
Un’altra forma di finanziamento agevolato è il POR FESR 14/20 Asse III Azione III.3.c.1.1 Fondo agevolazioni per le PMI è stato ideato per finanziare il processo produttivo al fine di guadagnare efficienza oppure introdurre dei nuovi prodotti. Le banche convenzionate sono la Banca Carige S.p.a., Banca del Piemonte, Banca Reale S.p.a, Banca Sella, Banco Azzoaglio, Bnp Paribas, Cassa di Risparmio di Asti, Cassa di Risparmio di Bra, Cassa di Risparmio di Saluzzo, Cassa di Risparmio di Savigliano, Credito Valtellinese, Federazione Banche di Credito Cooperativo, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Ubi Spa, Unicredit Group, Veneto Banca.
Si presenta sotto forma di finanziamento ma usufruisce di un contributo a fondo perduto il POR FESR 14/20 Azione IV.4c.1 riduzione dei consumi energetici nelle strutture pubbliche del patrimonio ospedaliero-sanitario regionale. L’obiettivo di questo finanziamento agevolato è la riduzione dei consumi energetici e l’utilizzo di fonti rinnovabili nelle strutture pubbliche ospedaliere.
Sul portale Finpiemonte dedicato ai finanziamenti della Regione Piemonte è possibile scaricare tutti gli allegati relativi a questo bando. Il sito Finpiemonte è stato creato per proporre in maniera sistematica e dettagliata i finanziamenti. Le imprese potranno consultare nel dettaglio i bandi, compilare i moduli anche online, laddove previsto.
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