Il finanziamento di 10.000 euro è uno dei più richiesti in Italia: per poter realizzare un progetto oppure per far fronte a certe esigenze di liquidità nel corso di questo 2021 sono stati tantissimi gli italiani che si sono rivolti a banche o finanziarie per ottenere dei prestiti di questo importo. Visto il grande interesse che c’è nei confronti di finanziamenti di questo tipo può essere utile sapere come effettuare il calcolo della rata; in questa pagine spiegheremo come ottenere dei preventivi e faremo qualche esempio relativo a prestiti che prevedono il rimborso in 24, 36 e 60 mesi. L’ultimo paragrafo sarà dedicato a chi non ha un reddito dimostrabile, infatti si parlerà dei finanziamenti da 10.000 euro senza busta paga.
Finanziamento di 10000 Euro: calcolo rata e simulazione d’esempio
Capitoli
Internet si dimostra un preziosissimo alleato per quelle persone che hanno intenzione di chiedere un finanziamento di 10000 euro: sono tanti gli istituti di credito che consentono di richiedere dei preventivi tramite i loro siti ufficiali. Il meccanismo di questi simulatori può variare un pochino tra un sito e l’altro, ma nella maggior parte dei casi è sufficiente indicare l’importo che si desidera ottenere per vedere tutte le possibili combinazioni tra durata del piano di rimborso e importo della rata tra cui scegliere. Sono molto utilizzati anche i portali comparatori, dei siti che con un’unica ricerca permettono di fare un confronto immediato tra le proposte delle varie banche e finanziarie. Si tratta di strumenti molto utili che permettono di ottenere dei preventivi (ed eventualmente richiedere il prestito) senza recarsi di persona presso un’agenzia o una filiale di banca (soluzione che ancora molti prediligono). Per avere un’idea sul funzionamento dei simulatori e soprattutto sulle condizioni che vengono applicate dai principali istituti eroganti in questa pagina abbiamo raccolto degli esempi relativi a finanziamenti con rimborso in 24 mesi, in 36 mesi e in 60 mesi.
Finanziamento 10000 euro in 24 mesi
Nei nostri esempi faremo riferimento alle soluzioni offerte da alcuni dei nomi più noti tra le società finanziarie. Il meccanismo di calcolo della rata è abbastanza semplice: come abbiamo scritto qualche riga fa, per conoscere l’importo delle rate e i tassi applicati è sufficiente inserire l’importo che si vuole ottenere e selezionare la durata del piano di rimborso (ovvero il numero delle rate mensili che si intende pagare); in alcuni casi, anche se si parla sempre prestiti personali e non finalizzati, sarà necessario anche selezionare il progetto che si vuole realizzare. Compass ha un meccanismo leggermente diverso (e per questo motivo ne parleremo a parte): dopo aver selezionato l’importo del prestito bisogna infatti indicare la rata ideale che si vorrebbe pagare, con il sistema che riepiloga le possibili soluzioni. Iniziamo con gli esempi di calcolo della rata per un prestito da restituire in due anni.
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 24 mesi richiesto a Findomestic (come progetto da realizzare abbiamo selezionato “Progetti Vari”) prevede il pagamento di rate da 443,30 euro, con TAN 6,02% e TAEG 6,18% (a queste condizioni la somma complessiva che il cliente dovrà restituire all’istituto ammonta a 10.639,20 euro);
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 24 mesi richiesto ad Agos (in questo caso non è necessario selezionare il progetto che si intende realizzare) prevede il pagamento di rate da 451,06 euro, con TAN 5,80% e TAEG 8,68% (a queste condizioni la somma complessiva che il cliente dovrà restituire all’istituto ammonta a 10.891,44 euro);
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 24 mesi richiesto a CheBanca! (anche in questo caso non è necessario indicare la finalità) prevede il pagamento di rate da 463,69 euro, con TAN 9,49% e TAEG 11,20%;
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 24 mesi richiesto a Santander Consumer Bank (come progetto da realizzare abbiamo selezionato “Altri”) prevede il pagamento di rate da 448,11 euro, con TAN 5,99% e TAEG 7,62%.
Finanziamento 10000 euro in 36 mesi
L’importo dell’impegno mensile può risultare troppo alto con piani di rimborso della durata di due anni: come abbiamo appena visto si parla di rate che si aggirano intorno ai 450 euro, una cifra che non tutti possono affrontare con semplicità. Aumentiamo la durata di 12 mesi e vediamo quali sono le condizioni applicate ai finanziamenti di 10.000 euro a 36 mesi.
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 36 mesi richiesto a Findomestic (come progetto da realizzare abbiamo selezionato “Progetti Vari”) prevede il pagamento di rate da 304,30 euro, con TAN 6,01% e TAEG 6,18% (a queste condizioni la somma complessiva che il cliente dovrà restituire all’istituto ammonta a 10.954,80 euro);
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 36 mesi richiesto ad Agos (in questo caso non è necessario selezionare il progetto che si intende realizzare) prevede il pagamento di rate da 309,32 euro, con TAN 5,80% e TAEG 7,97% (a queste condizioni la somma complessiva che il cliente dovrà restituire all’istituto ammonta a 11.227,52 euro);
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 24 mesi richiesto a CheBanca! (anche in questo caso non è necessario indicare la finalità) prevede il pagamento di rate da 323,49 euro, con TAN 9,49% e TAEG 10,82%;
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 24 mesi richiesto a Santander Consumer Bank (come progetto da realizzare abbiamo selezionato “Altri”) prevede il pagamento di rate da 307,88 euro, con TAN 5,98% e TAEG 7,23%.
Finanziamento 10000 euro in 60 mesi
Osservando gli esempi fatti nei paragrafi precedenti si può subito notare che allungando la durata del piano di rimborso l’importo della rata mensile si riduce, ma ci sono delle conseguenze sui tassi (in particolar modo sul TAEG, che come vedremo è quello da osservare con maggiore attenzione) e sul costo complessivo del credito, che diventa più alto. Vediamo ora quali sono gli effetti di un ulteriore allungamento del finanziamento, portando la sua durata a cinque anni.
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 60 mesi richiesto a Findomestic (come progetto da realizzare abbiamo selezionato “Progetti Vari”) prevede il pagamento di rate da 193,40 euro, con TAN 6,01% e TAEG 6,18% (a queste condizioni la somma complessiva che il cliente dovrà restituire all’istituto ammonta a 11.604 euro);
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 60 mesi richiesto ad Agos (in questo caso non è necessario selezionare il progetto che si intende realizzare) prevede il pagamento di rate da 196,21 euro, con TAN 5,80% e TAEG 7,38% (a queste condizioni la somma complessiva che il cliente dovrà restituire all’istituto ammonta a 11.916,60 euro);
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 60 mesi richiesto a CheBanca! (anche in questo caso non è necessario indicare la finalità) prevede il pagamento di rate da 212,07 euro, con TAN 9,49% e TAEG 10,49%;
- Un finanziamento di 10.000 euro da rimborsare in 60 mesi richiesto a Santander Consumer Bank (come progetto da realizzare abbiamo selezionato “Altri”) prevede il pagamento di rate da 200,73 euro, con TAN 6,99% e TAEG 7,98%.
Come fare il confronto tra i migliori finanziamenti da 10000 euro: differenza tra TAN e TAEG
Prima di affrontare il discorso relativo al TAN e al TAEG vediamo quali sono le proposte di Compass relative ad un finanziamento di10.000 euro: come abbiamo visto prima il meccanismo di calcolo del preventivo è leggermente diverso rispetto ai siti degli istituti di cui abbiamo già parlato, infatti non si deve indicare il numero delle rate che si intende pagare, ma il loro importo. Facendo qualche simulazione abbiamo scoperto che con Compass:
- un finanziamento da 10.000 euro può essere restituito in 24 mesi pagando rate comprese tra i 449,40 euro e i 472,60 euro, con TAN minimo 5,90% e massimo 10,90% e TAEG minimo 8,05% e massimo 13,57% ;
- un finanziamento da 10.000 euro può essere restituito in tre anni pagando 36 rate mensili da 308,32 euro, con TAN 5,90% e TAEG 7,50%;
- un finanziamento da 10.000 euro può essere restituito in 59 mesi pagando rate da 198,61 euro, con TAN minimo 5,90% e massimo 10,90% e TAEG minimo 7,07% e massimo 12,43%.
Naturalmente si tratta solo di esempi: per conoscere tutte le possibili combinazioni di rata e durata del prestito consigliamo di fare un giro tra i siti ufficiali dei vari istituti nominati (e altri) oppure di recarsi di persona presso una delle loro agenzie o filiali dove i consulenti potranno dare tutte le informazioni del caso.
Quando si fa un confronto tra le proposte dei diversi istituti bisogna fare attenzione a molti fattori; abbiamo visto che per ogni soluzione vengono indicati due tassi: il primo è il TAN, mentre il secondo è il TAEG. Il TAN è il tasso annuo nominale ed esprime di fatto quelli che sono gli interessi richiesti dall’istituto erogante; questo è il dato che viene messo più spesso in evidenza e tra i due tassi è quello più basso, ma per avere un’idea precisa del costo complessivo del finanziamento da 10.000 euro bisogna controllare il TAEG, ovvero il tasso annuo effettivo globale, che non considera solo gli interessi, ma anche tutte quelle altre spese ed oneri necessari che sono a carico del richiedente. Possono esserci anche dei costi che non vengono conteggiati nel TAEG e anche per questo motivo è importante leggere con estrema attenzione il documento informativo (SECCI) relativo ai vari preventivi che riepiloga tutti i dati che consentono al consumatore di fare per bene i propri conti prima di firmare il contratto di finanziamento.
Finanziamento di 10000 Euro senza busta paga: come ottenerlo
Per ottenere un prestito personale (che può essere richiesto sia online che di persona presso un punto vendita o una filiale di banche e finanziarie) è necessario possedere dei requisiti: questi possono variare leggermente da istituto ad istituto, ma in linea di massima bisogna avere un’età di almeno 18 anni e massimo 75 anni, bisogna essere residenti in Italia e bisogna avere un reddito dimostrabile. Non viene indicato specificamente nei siti di banche e finanziarie, ma a questi requisiti bisogna aggiungerne un altro: non si deve essere cattivi pagatori o protestati. Naturalmente gli istituti a cui il consumatore si rivolge per ottenere un finanziamento da 10.000 euro fanno le loro verifiche per accertarsi della presenza di tutti questi requisiti: si accertano che non sia cattivo pagatore o protestato controllando nello banche dati a loro disposizione, mentre per essere sicuri che vengano rispettate le caratteristiche anagrafiche e reddituali necessarie richiedono che gli vangano presentati un documento di identità, il codice fiscale e un documento di reddito.
Spesso in questi casi si fa un po’ di confusione tra documento di reddito e busta paga. La busta paga è quel documento che il datore di lavoro trasmette ai suoi dipendenti quando gli paga lo stipendio e riepiloga alcune informazioni sulla posizione del dipendente e sulla composizione della sua retribuzione. In realtà le banche e le finanziarie parlano di documento di reddito, quindi bisogna un po’ allargare un po’ l’orizzonte: possono chiedere un finanziamento senza grossi problemi anche i pensionati e i liberi professionisti, che possono dimostrare di percepire un reddito presentando rispettivamente i loro cedolini della pensione o le loro ultime dichiarazione dei redditi. Si può quindi dire che con il termine finanziamento da 10.000 euro senza busta paga si fa riferimento ai prestiti che non solo non sono lavoratori dipendenti e quindi no hanno una busta paga, ma che in generale non hanno alcun documento di reddito. Rientrano in questa categoria di persone tantissimi soggetti: si va dai disoccupati alle casalinghe, passando per gli studenti, i lavoratori irregolari e così via.
Per queste persone riuscire ad ottenere un prestito (soprattutto se parliamo di finanziamenti da 10.000 euro, che non sono esattamente due spicci) diventa particolarmente complicato; l’assenza di un reddito dimostrabile per le banche e le finanziarie si traduce in: questa persona non è in grado di restituire i soldi, quindi la sua richiesta verrà rifiutata. Eppure c’è ancora un po’ di speranza: l’obiettivo è quello di convincere gli istituti di credito che si è capaci di rimborsare le somme ottenute anche senza un reddito. Per farlo si ricorre alle cosiddette garanzie alternative: non parliamo di ipoteche su immobili di proprietà (si tratterebbe di ipoteche parziali e in caso di insolvenza per la banca sarebbe complicato e dispendioso recuperare l’importo prestato, quindi per importi del genere queste garanzie vengono in genere rifiutate), ma di entrate economiche dimostrabili. Pensiamo ad esempio al canone che si riceve ogni mese dagli inquilini per un immobile di proprietà ceduto in affitto, oppure alla rendita costante e sicura di un investimento, oppure ancora all’assegno di mantenimento che si riceve dall’ex coniuge. Va detto che anche proponendo queste garanzie alternative la banca difficilmente accetta di concedere il finanziamento: l’opzione che dà le maggiori chance di ottenere un finanziamento da 10.000 euro senza busta paga è quella che prevede la presenza di un garante.
Chi è il garante? È una persona che si impegna nei confronti della banca a pagare le rate di rimborso nel caso in cui il beneficiario del finanziamento non dovesse rispettare gli impegni. Naturalmente gli istituti di credito possono accettare le richieste di finanziamento senza busta paga con garante solo le la persona proposta per questo ruolo presenta dei precisi requisiti che ne attestino la solidità finanziaria e l’affidabilità creditizia. Questo significa che oltre a rispettare dei limiti anagrafici (di solito deve avere almeno 18 anni e non può averne più di 75 alla scadenza del piano di rimborso) deve avere un buon reddito dimostrabile (abbastanza alto da poter far fronte senza alcuna difficoltà al pagamento della rata mensile) e deve avere un passato creditizio immacolato (nel senso che non può essere cattivo pagatore o protestato); se è proprietario di un immobile è ancora meglio. Quando fa le sue verifiche la banca controlla anche e la persona proposta come garante ha già dei finanziamenti in corso o se ha già prestato la sua garanzia ad altri: ovviamente se ha già degli impegni la sua capacità di rimborso si riduce e gli istituti di credito ci penseranno su due volte prima di accordare il prestito.
Nella maggior parte dei casi reali il ruolo di garante viene ricoperto da una persona molto vicina al debitore principale: gli esempi tipici sono quelli del genitore che garantisce per il figlio, del nonno che garantisce per il nipote, del marito che garantisce per la moglie (o viceversa) e così via. Questo succede perché è più facile trovare qualcuno disposto a prendersi un impegno del genere tra le persone con cui si ha uno stretto legame, ma alle banche non interessa affatto il tipo di relazione che c’è tra chi richiede il prestito e chi fa da garante: possono anche essere sconosciuti tra loro, l’importante è che ci sia la certezza che il debito verrà ripagato. La presenza di un garante permette di ottenere un finanziamento di 10.000 euro senza busta paga alle stesse condizioni applicate ad un prestito personale “normale”, quindi si può fare riferimento agli esempi di calcolo della rata che abbiamo fatto in precedenza.
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